Traduzione di "How to free yourself from the mind prison of 5th Edition Dungeons & Dragons (and engage in the rest of the hobby that has been there all along.)" da [betterlegends.com](https://betterlegends.com/blog/2023/1/17/how-to-free-yourself-from-the-mind-prison-of-5th-edition-dungeons-amp-dragons-and-engage-in-the-rest-of-the-hobby-that-has-been-there-all-along)

\-Decidi di provare qualcosa di nuovo, perché le novità sono divertenti e questo è un grande hobby pieno di cose meravigliose.

\-Inizia una nuova campagna utilizzando un gioco gratuito trovato su itch.io o un gioco usato a buon prezzo trovato nella sezione di giochi di ruolo di una libreria polverosa. Stampa le regole a casa o in una biblioteca se il gioco che hai scelto è solo in digitale. Non daremo suggerimenti sui giochi in questo post perché trovare il regolamento giusto è un gioco a sé stante e qualsiasi aiuto sarebbe uno spoiler, impara a passare diverse ore immerso nell'hobby di cercare giochi, è una fonte di nutrimento.

\-Gioca una sessione a settimana, indipendentemente da chi si presenta. Fallo online o nella vita reale.&#x20;

Cerca una vasta gamma di giocatori e non giocare mai con qualcuno con cui non vorresti fare un viaggio di 3 ore in macchina. Non giocare mai per più di 2 ore su discord o più di tre ore seduti intorno a un tavolo reale nel mondo reale. Cerca di tenere le persone lontane dai telefoni e tieni traccia di quel che succede su grandi quantità di carta straccia di cui continui a perdere il controllo. Accetta che possono sorgere conflitti tra le persone al tuo tavolo e cerca di trattare queste situazioni come se fosse una cena tra amici, non aspettarti che un regolamento del gioco ti aiuti con questi conflitti.

\-Parla con il tuo gruppo di giocatori del tipo di giochi che vogliono giocare. ASCOLTALI. Quali parti dei GDR gli piacciono e quali non gli interessano? Vogliono avere un controllo parziale sui momenti chiave della storia o preferiscono l'emozione di esplorare un mondo prestabilito? Scopri le cose che vi piacciono e definisci le tue houserule intorno a quelle cose man mano che emergono, eliminando ciò che non serve al gruppo.

\-Sii una macchina dell'hype riguardo tutta la roba gratuita per i giochi. Ci sono un milione e mezzo di cose che le persone hanno creato per rendere la tua vita da appassionato di giochi più facile, usa tutto ciò di cui hai bisogno e lascia recensioni positive di ciò che hai usato.

\-Ignora la maggioranza delle regole del gioco che hai scelto, serve solo come mascotte per l'attività e per dare qualcosa da sfogliare alle persone mentre parlano di altri giochi che vorrebbero provare. Consultalo circa una volta a sessione giusto per sapere quanto costa una bottiglia d'acqua santa.

\-Gioca solo con persone di cui ti fidi e che non mentono sui tiri di dado, se lo fanno, pensa che forse ne hanno davvero bisogno e lascia correre.

\-Apri un blog per tenere traccia di tutto ciò che accade nelle tue campagne tra una sessione e l'altra e per consentire ai giocatori di raccontare le loro avventure dal punto di vista dei propri personaggi.

\-Siate gentili l'un l'altro. Si tratta di un hobby, non di vita o di morte.


Come liberarti dalla prigionia mentale della quinta edizione di Dungeons & Dragons (e lasciarti coinvolgere nel resto di un hobby che c'è sempre stato).

> “Dalle foschie di tempi lontani, un poeta canta le gesta di grandi eroi: mostri sconfitti, giustizia ristabilita, saggi consigli e insidiosi piani. Storie di coraggio, di valore, di sfrontata audacia e di eroi incuranti dell’invidia degli dei. Starà a voi, i più grandi eroi della vostra epoca, cogliere una tale occasione di grandezza e ristabilire l’ordine in queste terre perdute, superando le sfide di dei, mostri e mortali, per ritrovare la strada di casa e consegnare alla leggenda il vostro nome.”

Navigare per isole misteriose, affrontare fatiche e battaglie per dare gloria al proprio nome e forgiare una nuova leggenda che sarà soggetto di canti e racconti, ascendere sul Monte Olimpo e sedere al fianco di eroi come Ercole, Achille e Giasone, in **Agon** potrete compiere il destino dei vostri eroi nell’**Antica Grecia**.

Ideato dalla brillante mente di **John Harper**, noto game designer nel panorama odierno che ha portato nelle nostre librerie manuali come *Blades in the Dark* dove impersoneremo una banda di criminali in una ambientazione dark fantasy, e *The Mustang* gioco horror western-gotico. La sua abilità nella capacità di sintesi e trasmissione di una situazione di gioco è impressionante e non solo a livello meccanico, basti vedere il sopracitato *The Mustang* che sta in una sola pagina ma è estremamente evocativo.

I personaggi giocati sono semplici e caratterizzati da pochi tratti, in modo tale da creare velocemente la scheda e da consultare durante la ruolata, tra cui *l’epiteto* (una breve frase evocativa che descrive la qualità fondamentale che avvantaggia l’eroe nei conflitti), *il nome* (ciò che resterà della sua vita mortale e che risuonerà nella leggenda attraverso i secoli) e *la stirpe* (il nome di un vostro illustre antenato o perfino di una divinità).

Le avventure o fatiche che gli eroi devono affrontare avvengono in delle isole sperdute nella nebbia assediate da avversità di ogni genere: questa meccanica permette di portare oneshot sempre nuove e di creare una campagna aperta dove i giocatori porteranno avanti di isola in isola il proprio eroe, accumulando gloria e ricompense divine.

Il sistema è concepito per essere di facile comprensione e può essere imparato via via che si presenta nel corso della partita, concentrandosi sulle imprese che gli eroi devono affrontare. Ogni scena si evolve intorno ad una fatica e per risolverla tutti i giocatori partecipano ad una singola competizione con un unico tiro di dadi, decretando chi riesce, chi è il migliore e chi patisce. La risoluzione con un singolo tiro di dadi permette di includere più personaggi nell’azione mantenendo il ritmo del gioco incalzante.

Il manuale, edito [Grumpy Bear](https://grumpybearstuff.com/), contiene tutto il necessario per creare i vostri eroi, la guida per il giocatore delle avversità (il master), 12 isole suddivise tra introduttive ed avanzate, un compendio per creare isole e personaggi epici, il tutto racchiuso in 160 pagine con illustrazioni che riprendono lo stile delle decorazioni sugli antichi vasi greci.

Se siete curiosi di provare a compiere gesta degne delle dodici fatiche di Ercole contattateci tramite i nostri canali social o direttamente nel nostro [gruppo Telegram](https://t.me/OfficinaCoboldiGruppo).


Agon, gli Eroi della Leggenda

Sabato 25 Giugno dalle 16.00 al Centro Giovanile Ca'Vaina si giocherà ancora di ruolo!

Abbiamo deciso di organizzare questo evento sulla falsa riga di [GdR al Buio](https://gdralbuio.com/), organizzeremo varie oneshot con giochi e avventure che non abbiamo mai presentato prima. Si potrà scegliere a quale tavolo sedersi e con chi, ma senza sapere a cosa si giocherà!

Non è importante conoscere il regolamento dei vari giochi, le spiegheranno i nostri master nel corso della sessione, come al solito l'unica cosa che serve è una matita e tanta voglia di giocare!

Sebbene sia richiesta l'iscrizione, l'evento è completamente gratuito, ma lasceremo la possibilità di contribuire alle nostre attività con offerte libere

Puoi prenotare il tuo posto [cliccando qui](https://officinacoboldi.it/events?eventId=90d7f5ce-9604-4a5e-9a9a-90a573982be1)!


Coboldi al Buio

**Troika!** è un gioco di scienzantasia del [Melsonian Arts Council](https://www.melsonia.com/) edito in Italia da [Need Games](https://www.needgames.it/giochi/troika/); seppur si tratti di un gioco [OSR](https://officinacoboldi.it/posts/old-school-renaissance) non è per nulla vicino all’edizione B/X a cui si ispirano gran parte dei titoli del genere e offre un sistema estremamente semplice e versatile permettendo di mettersi a giocare in pochi minuti.

La città di Troika è coperta da un cielo gibboso composto da molte sfere luminose che contengono dei veri e propri mondi in cui ambientare le proprie storie. Troika! infatti **non ha una vera e propria ambientazione**, può essere giocato nei confini di una sfera con una storia, una cultura e delle regole uniche, oppure nell’ambientazione risultante dall’unione di varie sfere che entrano a contatto.

All’interno di un’avventura sarà perciò possibile trovare un **Necromante** assieme a un **Trafficante di Scimmie** e un **Mago dell’Università degli Amici** e starà a master e giocatori colmare le lacune che il manuale volutamente lascia perché siano trattate come porte aperte per la fantasia dei giocatori.

La forza di Troika! sta anche nei suoi **background**, non abbiamo classi o razze, bensì degli archetipi che definiscono con sufficiente precisione chi sia il nostro personaggio, cosa sia bravo a fare e quali siano i suoi possedimenti.

Il gioco è interamente basato su una coppia di dadi a sei facce, in modo che sia possibile giocarci ovunque, e su sole tre caratteristiche:

* resistenza, che rappresenta i punti ferita e la stamina del proprio personaggio;
* abilità, per effettuare prove di ogni tipo, sommando talvolta il punteggio di abilità avanzate fornito dal proprio background;
* fortuna, che sostituisce i tiri salvezza e permettendo ai giocatori di spostare l’ago della bilancia a proprio favore.

Il manuale base, Troika! Edizione Numinosa, contiene tutte le regole base, 36 background, un breve bestiario e una splendida avventura introduttiva (che abbiamo già giocato un paio di volte!), tutto in 120 pagine illustrate a colori in formato A5.

Se invece siete curiosi di provare il sistema senza acquistare il manuale, Troika! offre anche un _System Reference Document_ gratuito tradotto in italiano da [OSR Italia](https://osr-italia.itch.io/) sotto il nome di [Kasta!](https://osr-italia.itch.io/kasta)

Abbiamo tradotto e confezionato alcuni strumenti che utilizziamo per facilitare le nostre shot e che vogliamo condividere, si tratta di [una scheda](https://drive.google.com/file/d/1z7dXFFqRWhq7zoR0jQvUizn25YY2qYk6/view?usp=sharing) che raccoglie anche un riassunto del regolamento (anche in [versione editabile](https://drive.google.com/file/d/1x57NEQ77_sBX0ziXymyCbKwr5p-WI6Kh/view?usp=sharing)) e un [reference sheet](https://drive.google.com/file/d/1kU9h_d7Pa1RDgEyF2i1L2Kb2A88nDiqN/view?usp=sharing) che riassume il regolamento in una facciata.

Fateci sapere cosa ne pensate e se avete voglia di giocare a Troika! contattandoci tramite i contatti a fondo pagina, oppure direttamente nel nostro [gruppo Telegram](https://t.me/+cWAXUDJTPvwxZjY6)!

(PS: Uomoceronte best background!)

Troika!

Una [settimana fa](https://officinacoboldi.it/posts/la-prima-multitavolo-di-officina-coboldi-vault-of-the-dracolich) un sortito gruppo di avventurieri si è distinto per le sue doti all'interno della tana di un potete Dracolich!

Dretchroyaster era entrato in possesso di una staffa arcana che il mago Imani voleva assolutamente togliergli prima che il destino del mondo fosse segnato.  
Gli avventurieri, divisi in quattro squadre, hanno recuperato degli idoli necessari a bloccare il rituale che proteggeva il malvagio Dracolich affrontando serpenti a più teste, cultisti di Bhaal e le loro trappole e anche facendosi amici, almeno per un po', una tribù di Trogloditi.

Recuperati gli idoli e i tesori gli avventurieri si sono diretti alle stanze del Dracolich per lo scontro finale in cui tutti hanno contribuito a sferzargli colpi mortali che l'hanno relegato alle profondità sotto il suo Vault. Imani ha raggiunto poi gli avventurieri per congratularsi con loro della riuscita della missione e recuperare la famigerata Staffa di Chomylla che si è rivelata essere ben altro: Dretchroyaster l'aveva trasformata nel suo filatterio e andava distrutta per eliminarlo per sempre. Con un ultimo sforzo finale e il sacrificio di alcuni valorosi eroi finalmente il mondo è di nuovo al sicuro!

![](/uploads/new-project-1-1.png)

I bardi di tutti i Forgotten Realms raccontano ancora le storie di un maldestro barbaro alle prese con calderoni di una sala alchemica; di come un'alleanza con i trogloditi si è conclusa col sangue per ottenere uno degli idoli di Bhaal; di un fiero paladino che cavalcando le teste di un'hydra gli ha inflitto il colpo mortale; e infine della memorabile morte di un agile combattente dall'accento ispanico che, tentando di saltare sulla schiena del Dracolich, ha visto la fortuna voltarsi dall'altra parte ed è precipitato nella voragine in cui sarà sepolto per sempre Dretchroyaster.

Non possiamo fare altro che ringraziarvi per aver partecipato al nostro primo evento multitavolo e speriamo di rivedervi presto a partecipare ai nostri eventi.  
Vi ricordiamo inoltre di seguirci sui social nei [contatti in fondo alla pagina](https://officinacoboldi.it/#contacts "contatti") e sul nostro [gruppo Telegram](https://t.me/+cWAXUDJTPvwxZjY6 "telegram")!

Vault of the Dracolich: 7 giorni dopo

> Siete giunti al villaggio di Hap a Battledale in risposta alla convocazione di **Imani**, un grande mago che sta cercando avventurieri per **un’importante missione**.  Il vostro non è l'unico gruppo ad aver risposto alla chiamata. Siete circondati da altri impavidi eroi che come voi hanno l’aspetto d’aver vissuto già tante avventure e non ne hanno ancora avuta abbastanza.
>
> "Salve eroi!" tuona la voce di Imani. Dopo le urla in risposta al saluto del mago, egli riprende a parlare spiegando perché vi ha riuniti in così numerosi e prodi:
>
> “Anni fa viaggiai con un gruppo di avventurieri, cercavamo storie e tesori. Ed un oggetto in particolare attirò la nostra attenzione: il leggendario **Bastone di Diamante di Chomylla**. Lo avevamo rintracciato all’interno di un tempio perduto del defunto dio Bhaal e cercammo di recuperarlo, non sapevamo a cosa andavamo incontro…” l’uomo s'interrompe bruscamente scosso dall’emozione “Non sapevamo che il **Culto del Drago** ed un **Dracolich**, avevano preso possesso del tempio e del bastone. Finimmo nelle grinfie dei cultisti, solo alcuni di noi si salvarono ma non recuperammo il bastone.”
>
> Imani, disperato, racconta che la reliquia potrebbe rivelare l'antica conoscenza delle **Terre del Sapere** e perciò dev’essere strappata dalle mani del culto. Tale magia al servizio del male avrebbe conseguenze indicibili per il mondo. Vi ha riuniti per entrare nella cripta del dracolich come un'unica forza schiacciante e recuperare il Bastone di Diamante. Il destino delle Terre delle Valli è ora nelle vostre mani.

Sabato 23 Aprile dalle 10 alle 18 a Ca'Vaina ci sarà la nostra prima multitavolo!

Una multitavolo è un’avventura condivisa tra più tavoli di gioco dove tutti i partecipanti contribuiscono alla riuscita dell’impresa.

Abbiamo scelto l'avventura **Vault of the Dracolich**, una delle prime avventure rilasciate per D&D Next che abbiamo adattato alla quinta edizione per giocarla assieme.

Per questo evento è prevista una quota di partecipazione di 10€ che coprirà il pranzo da Zauven bar, che apre apposta per noi alle 10!  
Il pranzo comprende una piada farcita come più gradite (con anche opzioni vegetariane), acqua e caffè. Vi chiediamo di comunicarci eventuali intolleranze alimentari in anticipo.

L'avventura è aperta a principianti o giocatori esperti e sarà possibile inserirsi anche ad avventura in corso.

Giocheremo a D&D 5e con personaggi forniti da noi o realizzati da voi, se volete realizzare il vostro personaggio i manuali consentiti sono:

* Manuale del Giocatore
* Elemental Evil Supplemento per il Giocatore
* Guida degli Avventurieri alla Costa della Spada
* Guida Omnicomprensiva di Xanathar

Le razze consentite sono unicamente quelle contenute nel Manuale del Giocatore.  
Le statistiche possono usare il sistema _point buy_ o _standard array_, mentre per i punti ferita vanno tenuti i valori medi.

Ogni personaggio realizzato per l'evento deve essere convalidato da uno dei DM, contattateci per farcelo approvare!

Per qualunque domanda contattateci tramite i canali che trovate su questo sito o direttamente sul [gruppo Telegram](https://t.me/+cWAXUDJTPvwxZjY6).

La prima multitavolo di Officina Coboldi: Vault of the Dracolich

The Fight Before Christmas è un'hack di [Lasers & Feelings](http://www.onesevendesign.com/laserfeelings/), un one page system di [John Harper](https://johnharper.itch.io/) autore di [Blades in The Dark](https://grumpybearstuff.com/giochi/blades-in-the-dark/), in questa rivisitazione i personaggi avranno un unico compito: picchiare Babbo Natale.

Quindi nello spirito del Natale vi regaliamo la versione tradotta di questo gioco colmo di arti marziali, elfi ninja e botte gratuite!

[The Fight Before Christmas](https://www.drivethrurpg.com/product/229333/The-Fight-Before-Christmas) è rilasciato su licenza [CC BY-NC-SA 3.0](https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/3.0/us/).

[Scarica gratuitamente la versione italiana di The Fight Before Christmas](https://drive.google.com/file/d/1lbPXHGl-FlRaCc78P_OEqTo7F4gMdeSR/view?usp=sharing).

Se, ispirati dallo spirito del Natale, volete farci un regalo abbiamo un [Patreon](https://www.patreon.com/OfficinaCoboldi) aperto attraverso il quale sostenerci e se volete diventare anche voi coboldi, organizzare eventi e darci una mano con le nostre attività [contattateci](https://officinacoboldi.it/#contacts)!

The Fight Before Christmas

Di pari passo alla rapida crescita dei GdR contemporanei, è nata una corrente che riprende scelte di game design, aspetto e caratteristiche tipiche dei primi giochi di ruolo.

Con uno stile di gioco _old school_ i giocatori sono spinti ad affrontare le situazioni che si trovano davanti sfruttando il proprio ingegno e non quello dei personaggi, come invece succede nelle versioni più moderne.

I regolamenti di questo stampo distolgono l’attenzione dalla scheda del personaggio come contenitore della soluzione a ogni problema, non ci saranno prove da superare per risolvere situazioni utilizzando l’intelletto del proprio personaggio, ma sarà il giocatore stesso a dover trovare una soluzione al problema con le proprie doti personali.

I personaggi rappresentano poco più di un’interfaccia a disposizione del giocatore per accedere al mondo di gioco, di solito sono molto più semplici e fragili risultando in un gioco più “mortale”, ma rendendo molto semplice creare un nuovo personaggio per riprendere la giocata.

Anche il ruolo del master è leggermente diverso ed è visto più come un arbitro imparziale che come un narratore onnisciente, il suo ruolo (spiegato in maniera estremamente stringata) è informare i giocatori sul mondo di gioco e riflettere le azioni su di esso, senza preoccuparsi della bontà della storia.

Da questa serie di caratteristiche nel 2006 è nato il movimento Old School Renaissance (OSR). L’OSR rappresenta un processo di innovazione che produce regolamenti, avventure, ambientazioni e molto altro materiale basato sulle regole originali dagli anni ‘70.

L’Italia non è stata da meno, abbiamo infatti moltissimi rappresentanti di questa corrente e, di conseguenza, altrettanto materiale per addentrarsi in questo mondo. Se volete sapere la storia delle sue origini e avere una spiegazione dettagliata di cosa significhi gioco OSR vi rimando all’eccellente [post di Storie di Ruolo](https://www.storiediruolo.com/introduzione-osr-old-school-renaissance/) dove vengono anche espressi i princìpi per giocatori e master.

I princìpi sono il punto di partenza ideale per chi si vuole avvicinare all’OSR e sono state rilasciate gratuitamente delle istruzioni per capire immediatamente il cambio di mentalità tra gioco old school e contemporaneo, prendono il nome di [Principia Apocrypha](https://lithyscaphe.blogspot.com/p/principia-apocrypha.html), disponibili [anche in italiano](https://osr-italia.itch.io/principia-apocrypha) grazie allo sforzo condiviso di Storie di Ruolo e [OSR Italia](https://osr-italia.itch.io/), un altro punto di riferimento nel nostro paese.

Uno dei punti di forza dell’OSR a livello internazionale sta anche nella sua apertura a livello contenutistico, gran parte dei contenuti sono rilasciati con licenze aperte che permettono a tutti di prendere e modificare il materiale per crearne di nuovo e ripubblicarlo.

Il mondo dell’OSR ha molte sfaccettature ed esistono definizioni quasi per ognuna di esse, una risorsa che mi ha aiutato infinitamente a capire meglio tutto questo (e a scrivere questo post) è senz’altro [La Fumeria dei Pensieri Incompiuti](https://dismastersden.blogspot.com/) e il podcast connesso al blog [Voci dalla Fumeria](https://dismaster-frane.itch.io/voci-dalla-fumeria) a cui vi rimando soprattutto se volete capire meglio la differenza tra neocloni, retrocloni e OSR adjacent e ricevere eccellenti consigli su cosa giocare.  
  
Un'altra risorsa fondamentale sul nostro territorio è il blog [Omina Incommoda, Certitudo Nulla](https://oicn.icu/), pagina di divulgazione e condivisione di regole, fanzine e tantissimo materiale da cui prendere ispirazione per le proprie giocate.

Se siete arrivati a questo punto probabilmente avete voglia di giocare a qualcosa e non mi resta che dispensare qualche consiglio.

Edito da Need Games, [Old School Essentials](https://www.needgames.it/giochi/old-school-essentials/) riprende quasi 1:1 le regole Basic/Expert (B/X) di D&D riducendole, appunto, all’essenziale e con uno stile più moderno per quanto riguarda impaginazione e design.

L’[Italian Translation Alliance](https://italiantranslationalliance.org/) rilascia molti manuali e supplementi OSR tra cui il consigliatissimo [Scatola Bianca](https://ita-translation-alliance.itch.io/la-scatola-bianca) basato sulle regole dell’ormai iconica scatola rossa di Original D&D.

Fermarsi è veramente difficile, mi piacerebbe parlare anche di come il fantasy non sia l’unico genere esplorato dai giochi OSR che sconfinano nella [fantascienza](https://www.mothershiprpg.com/home) e nel [doom metal](https://morkborg.com/), nell’[industrial horror](https://chrismcdee.itch.io/electric-bastionland) e nella [psichedelia](https://www.kickstarter.com/projects/exaltedfuneral/the-ultraviolet-grasslands), ma ripensandoci credo sia meglio tenerselo per il futuro.

Non esiste solo D&D: Old School Renaissance

I combattimenti sono spesso la parte più entusiasmante di un'avventura, ma se vogliamo renderli avvincenti e unici dobbiamo elaborare tattiche di combattimento che si adattino all'avventura e alle creature coinvolte.

In D&D il Manuale dei Mostri non ci è di grande aiuto, ma elenca alcuni dettagli sulla storia delle creature, oltre alla loro scheda di abilità, dalle quali possiamo estrapolare una serie di caratteristiche che ne definiscono le strategie in combattimento.

Prendiamo un esempio a caso: i coboldi. Il manuale spiega come la loro forza sia nel combattimento in gruppo e questo è verificabile nell'abilità _Tattiche del Branco_ di cui dispongono, che gli fa ottenere vantaggio a un tiro per colpire verso una creatura nemica se hanno almeno un alleato adiacente. Hanno inoltre un grave difetto dato dall'abilità _Sensibilità alla Luce del Sole_ che gli impone svantaggio ai tiri per colpire e alle prove di osservare se esposti alla luce solare.

Già da questi due punti possiamo intuire che i coboldi cercheranno di affrontare i nemici in branco e in posti bui, magari con un agguato, sfruttando il loro bonus in destrezza per nascondersi e attaccare con le fionde che hanno in dotazione stando al Manuale dei Mostri.

Un altro tratto caratteristico indica che siano grandi costruttori di trappole e tunnel, perciò se l'agguato avverrà nei loro territori perché non preparare una trappola da far scattare sui giocatori prima di colpirli alla sprovvista?

Queste sono le basi per iniziare a pensare tatticamente a un combattimento e, ovviamente, non è tutta farina del mio sacco, ma di Keith Ammann che nel suo [blog](https://www.themonstersknow.com/) da anni dispensa consigli su quali sono le tattiche adottate normalmente dalle varie creature basandosi sulle loro caratteristiche e abilità.

Il blog è in continua crescita, conta ormai più di 250 articoli e molti sono stati raccolti in un manuale intitolato "The Monsters Know What They're Doing" davvero utilissimo per iniziare a pensare come una creatura aberrante e capire quando anche un mostro ha dei sentimenti e decide di darsela a gambe!

Esiste anche una versione _per giocatori_ del manuale, intitolata "Live To Tell The Tale", in cui è possibile trovare indicazioni su come costruire il proprio personaggio per il combattimento e assegnargli un ruolo da coprire durante gli scontri in modo da sapere sempre come muoversi quando si tratta di menare le mani.

I Mostri Sanno Quel Che Fanno

Nell’immenso panorama del mondo dei giochi di ruolo, la componente letterale è sempre stata una parte integrante se non fondamentale di quest’ultima.

Numerosi sono i casi letterali trasportati nel panorama dei GDR, ad esempio nel nostro caro Dungeons & Dragons troviamo nel manuale dei mostri a pagina 144 i geni, creature elementali protagoniste di grandi storie e leggende, una chiara influenza alla raccolta di racconti de “Le mille e una notti”. Gli stessi signori della notte, i vampiri, prendono ovviamente ispirazione dal romanzo di “Dracula” di Bram Stoker e dall’immensa quantità di racconti prodotti su queste affascinanti creature.

Una figura letteraria che ha donato tanto al mondo dei GDR (nonché al mondo della letteratura horror) è sicuramente Howard Philips Lovecraft con il suo immenso e folle pantheon di divinità cosmiche. Grazie ai suoi innumerevoli racconti dove solamente accenna alla folle complessità di queste entità, che normalmente non ci considerano neanche e quando si accorgono di noi hanno solo piani malevoli che portano nell’oscuro baratro della follia le povere persone che hanno avuto la sfortuna di scrutare oltre l’abisso di ignoranza che ci salva, Lovecraft ha “donato” un quantitativo di materiale talmente ricco e vasto che ha generato una vera e propria corrente di GDR: i giochi con ambientazione lovecraftiana. Tra i titoli più famosi troviamo ovviamente “Il Richiamo di Cthulhu”, manuale che ad oggi è arrivato alla 7a edizione, “Alba di Cthulhu” caratterizzato dalla presenza dei tarocchi come evento aleatorio per determinare il successo o meno di una azione, oppure “Sulle tracce di Cthulhu” GDR investigativo che utilizza il sistema Gumshoe per la risolvere i numerosi casi presenti. Altri esempi di GDR a stampo lovecraftiano sono “CthulhuTech”, GDR che mescola elementi lovecraftiani con mecha in stile anime, horror e magia oppure “Achtung! Cthulhu”, edito da Need Games, GDR di ispirazione pulp che mescola agilmente gli orrori lovecraftiani con il caos e l’eroismo della Seconda Guerra Mondiale.

Menzione doverosa, ma scontata va al GDR “Avventure nella Terra di Mezzo”, il quale ambienta le proprie avventure tra gli eventi de “Lo Hobbit” e “Il Signore degli Anelli”.

La Divina Commedia di Dante Alighieri è uno degli esempi di letteratura italiana invidiata in tutto il mondo e non poteva non influenzare il panorama GDR: quest’anno Acheron Books, per commemorare il settecentesimo anniversario della morte del divin poeta, ha presentato tramite Kickstarter il loro nuovo progetto: “Inferno - Dante’s Guide to Hell for 5e”. Peculiarità di questo manuale è la possibilità di poter trasportare qualsiasi tipo di personaggio da qualsiasi tipo di ambientazione, dal nano chierico dei Forgotten Realms al Netrunner di Night City, perché all’inferno siamo tutti uguali, siamo tutti smarriti e il nostro obiettivo è trovare la redenzione per poter uscire da quella che se no diventerà la nostra nuova dimora per l’eternità.

La Letteratura Incontra il Gioco di Ruolo

Una delle meccaniche più interessanti e particolari che possiamo trovare nei giochi di ruolo senza dubbio è la meccanica della pazzia: lo stravolgere parzialmente o completamente la mentalità e la visione del mondo di un personaggio genera una sfida molto interessante per il giocatore che lo ruola.

In Dungeons & Dragons la follia non è una meccanica di base in quanto normalmente i personaggi non impazziscono di fronte agli orrori che combattono e alle carneficine che infliggono giorno dopo giorno, però se la campagna affronta forti temi horror e il master vuole aggiungere un ulteriore punto per enfatizzare la situazione, sul manuale del Dungeon Master a pagina 258 si può trovare il paragrafo che aggiunge questa meccanica identificando tre tipologie di follia a seconda della durata (minuti, ore o indeterminata) e i relativi effetti che hanno sul personaggio e sulla sua mentalità.

Un gioco dove la sanità mentale e la relativa follia è un pilastro fondamentale del gioco è sicuramente “Il Richiamo di Cthulhu”. Al capitolo otto “Sanità mentale” troviamo tutte le informazioni necessarie sulla statistica “Sanità (SAN)”, su quanto velocemente sia facile perderla e soprattutto sulla pazzia e i suoi effetti: abbiamo la pazzia temporanea e permanente che lasciano nel personaggio traumi e generano nuove caratteristiche come nuove fobie o nuove manie ma pur sempre curabile attraverso psicofarmaci o internamento in manicomio; e poi abbiamo la pazzia definitiva, la quale indica l’impossibilità del giocatore di continuare a interpretare quel personaggio in quanto la sua sanità è a zero e il quest’ultimo è considerato definitivamente e incurabilmente pazzo.

Altri sistemi utilizzano la meccanica della pazzia: in Sine Requie si possono sviluppare disturbi mentali a seguito del fallimento di un test su paura, orrore o terrore e il relativo calo della statistica “Equilibrio Mentale”. Quando il punteggio raggiunge il valore di tre il personaggio sviluppa un disturbo mentale lieve come un tic, una dipendenza o un’ossessione. Se scende a due ne sviluppa una seconda, mentre se il punteggio scende fino a uno il personaggio sviluppa una disturbo mentale grave come uno stato di shock grave, una personalità multipla o la necrofilia (e considerando che i non morti vagano liberi per tutta la terra non credo che sia una gran bel hobby da avere).

In “Avventura nella Terra di Mezzo” i personaggi possono imbattersi in episodi di follia per via di un accumulo di oscurità nel loro cuore che li rende oppressi, a seguito poi del fallimento di un qualsiasi tiro il personaggio ha un attacco di pazzia e il master prende possesso temporaneamente del personaggio, interpreta il momento di follia e sostituisce i punti ombra accumulati con un punto ombra permanente. Una volta accumulati quattro punti ombra il personaggio soccombe all’ombra e cade in un vortice infinito di follia e disperazione.

Questi sopra citati sono solo alcuni esempi di meccaniche su come gestire la pazzia dei personaggi, si tratta prevalentemente di cambi di interpretazione del personaggio piuttosto che solo malus ad eventuali tiri nonostante questi ci siano, non si tratta però della componente principale dell’effetto pazzia. Interpretare un personaggio afflitto da pazzia può essere una grande sfida, soprattutto per i giocatori alle prime armi, che però genera all’interno del giocatore una grande soddisfazione in quanto spinge quest’ultimo ad uscire dalla propria zona di comfort e tuffarsi in un nuovo lato dell’interpretazione, ampliando le sue capacità ruolistiche.

Gestire la pazzia in D&D e altri GDR

> L’opera è stata scritta.  
> L’opera è stata letta.  
> Ora è l’opera a riscrivere te.  
> Si diffonde nei tempi, creando nuove orribili realtà.  
> E tu sei in ognuna di esse...

Il gioco di ruolo de “Il Re in Giallo” è ispirato all’omonimo ciclo di racconti dello scrittore statunitense Robert W. Chambers, il quale ha dato alla luce nel 1895 ad Hastur, divinità cosmica che vive e regna nella perduta città di Carcosa, luogo dove le normali e umane leggi della logica spariscono lasciando posto all’innaturale caos cosmico. Uno dei pochi “indizi” che a noi umani è pervenuto è un sigillo, il segno giallo: incisione raffigurante il segno di Hastur il quale porta a visioni folli della mistica Carcosa e successivamente alla follia del possessore. La figura di Hastur, o re in giallo a seconda della forma che prende quando si mostra, piacque così tanto che H.P. Lovecraft lo inserì all’interno del suo pantheon di folli divinità cosmiche e lo cita nel suo racconto “Colui che sussurrava nelle tenebre”.

Il gioco è composto da quattro manuali, ognuno rappresentante un’epoca differente in cui il segno giallo e il suo padrone sono presenti sulla terra. Le quattro ambientazioni sono collegate tra di loro, permettendo di giocare un’unica grande avventura per svelare l’oscuro segreto che si cela dietro un mistero dimenticato proveniente da una realtà che nessuno sembra ricordare...

Il sistema di gioco è il Quickshock Gumshoe, una nuova incarnazione del Gumshoe (sistema di gioco incentrato sul raccogliere informazioni e risolvere misteri in cui le indagini non procedono fortuitamente, ma si risolvono per deduzioni e intuizioni grazie a un’estesa rete di informazioni ben distribuite), in cui il sistema di combattimento è stato rimodernato e dato interamente in mano ai giocatori. Anche la gestione della salute fisica e mentale dei giocatori è stata aggiornata e, soprattutto, vengono inserite regole per la crazione di personaggi legati tra loro attraverso molteplici ambientazioni.

Il primo manuale “Parigi” presenta inizialmente il regolamento e le meccaniche generali del gioco, in seguito racconta l’ambiente della Parigi della Belle Époque: i giocatori impersoneranno un affiatato gruppo di studenti d’arte americani che hanno viaggiato oltreoceano per migliorare le proprie doti artistiche e, ovviamente, arrendersi all’ebrezza della baldoria parigina. La normale routine però si spezzerà quando incapperanno in una misteriosa opera teatrale capace di alterare la loro percezione, plasmare la realtà ed evocare l’assurdo.

Il secondo manuale “Le guerre” sposta tutto al 1947, durante la devastazione della guerra continentale, i giocatori saranno esperti soldati di una squadra francese con il compito di opporsi all’avanzata del nemico verso la propria patria. Nel bel mezzo della morte e devastazione della guerra qualcosa “stona”, qualcosa che nell’anormalità della guerra è ancora più strano e che non farà altro che aprire gli occhi ad una terribile verità: i personaggi non sono altro che misere pedine in un più grande gioco inumano.

Il terzo manuale “Il giorno dopo” ci porta in un’America alternativa, dove il regime dittatoriale dei Castaigne è stato finalmente sconfitto grazie prevalentemente alla banda dei giocatori, ormai ex rivoluzionari. Sembra tutto tornato alla normalità, ma purtroppo il potere sovrannaturale che ha portato i Castaigne al comando è stato solamente indebolito e non distrutto.

Il quarto e ultimo manuale “Questo è normale” ci rimanda alla realtà dei giorni nostri tra social network, internet, meme e la tranquillità che ci danno. O almeno così sembra. Una presenza occulta, finora nascosta in piena vista, si palesa e non si può ignorare. Molti sembrano non esserne consapevoli, ma la maschera del quotidiano si è improvvisamente sfilata e ora, quello che per gli altri è assolutamente normale, a voi appare come un presagio di follia e devastazione.

Non esiste solo D&D: Il Re in Giallo

> Attenzione: prima di affrontare i signori dei demoni, consultare un medico. Non bevete alcool mentre affrontate i signori dei demoni. L'assunzione di alcool e l'affrontare i signori dei demoni incrementano il pericolo di morte. Altri effetti collaterali dei signori dei demoni possono includere allucinazioni, ira incontrollata, famelicità, avidità, paranoia, manie di grandezza, impulsi bestiali, nichilismo, edonismo, megalomania, complesso del messia, cannibalismo, personalità multiple e psicosi omicide.

\-Tranquillo e amorevole disclamer presente all'inizio del manuale

Esiste un mondo al di sotto di quello che gli umani conoscono, un landa vasta e senza legge al di sotto dei reami che vedono il sole. È una terra pericolosa e selvaggia, un dedalo di oscure caverne, fenditure e labirintici passaggi: il reame di sotto, il vasto e misterioso **Underdark**. Nessun avventuriero proveniente dalla superficie ha potuto esplorarne le profondità e gli oscuri angoli. Creature, la cui esistenza nessun abitante della superficie ancora sospetta, strisciano in agguato nelle sue profondità prive di luce e gli esploratori sopravvissuti narrano che i pericoli di cui si ha conoscenza sono più che sufficienti a rendere questa terra letale. Questa vasta rete di caverne, tunnel, cripte e passaggi si estende da un capo all'altro di tutto il Faerûn. I suoi tratti fisici sono perfino più variegati di quelli del mondo di superficie: fiumi sotterranei, campi di funghi, gole scoscese, città sotterranee e voragini sconfinate.

In Out of Abyss, uno dei manuali di avventura per D&D 5e, troverete tutti gli strumenti per poter ambientare eventi, missioni o intere campagne nell'Underdark: come gestire i viaggi, come orientarsi e calcolare il tempo, come tenere traccia di dove si è stati attraverso la creazione di mappe del sottosuolo, i possibili incontri (ostili e non), le città del sottosuolo, unici fari di speranza (forse) per i folli che osano avventurarsi in queste terre.

Gromph Baenre, elfo oscuro arcimago di Menzoberranzan, metropoli del sottosuolo conosciuta anche come "città dei ragni", lancia un empio e potente incantesimo con lo scopo di infiammare l'energia magica che pervade l'intero Underdark. Nell'eseguire questo pericolo incantesimo però, spalanca i portali che collegano il piano materiale con il piano del regno demoniaco dell'Abisso. Ciò che ne scaturisce fuori smuove lo stesso arcimago, impossibilitato a rimediare al danno che ha creato e da quel momento la follia inonda l'intero sottosuolo e cresce sempre di più minacciando di scuotere fin dalle fondamenta tutti i Forgotten Realms. Bisogna fermare l'avanzata dei demoni e della loro follia prima che i signori dei demoni diventino i nuovi padroni del Faerûn!

Come ciliegina finale nel manuale sono presenti le caratteristiche e le schede di tutti e otto Signori dei Demoni con le rispettive tane, in modo tale da poterli utilizzare come temibili nemici anche nelle vostre avventure: affrontate Baphomet, il re cornuto e principe delle bestie; Zuggtmoy, la regina dei funghi e signora della putrefazione e decomposizione; Juiblex, il signore senza volto, re delle melme e delle fanghiglie oppure affrontate la follia del principe dei demoni, la bestia sibilante, il signore delle profondità spiraleggianti, l'incarnazione del caos, della follia e della distruzione, colui che anela a corrompere tutto ciò che è buono e a sovvertire l'ordine del multiverso, affinchè ogni cosa venga risucchiata urlando nelle infinite profondità dell'Abisso... affrontate il Demogorgone!

Guida di William ai manuali: Out of Abyss

> Il Demogorgon è il nemico peggiore di sé stesso. È composto da due creature distinte che condividono lo stesso corpo.

\- Wells of Darkness, Eric L. Boyd

Se si pensa a cosa abbia fatto scattare l'interesse per il gioco di ruolo negli ultimi anni è impossibile non pensare a Stranger Things, la serie è costellata di citazioni a D&D fin dalla prima scena, in cui i ragazzini si trovano impegnati ad affrontare un Demogorgone!

Il termine Demogorgone nacque da un errore del traduttore di alcuni testi greci che utilizzò il termine _Demogorgon_ invece che _Demiurgo_, ma col passare degli anni assunse una sua identità come mostro infernale in diversi poemi di epoca rinascimentale.

Il mostro che vediamo in Stranger Things è molto diverso rispetto alla sua versione di Dungeons & Dragons, viene descritto come un essere alto 6 metri con due teste, simili a quelle di babbuini, dal corpo agile e squamato come un serpente, le cui braccia ne ricordano la coda, e bipede, con zampe nodose e dagli spessi artigli come quelle dei volatili. È uno dei Signori dei Demoni a capo dell'Abisso, le sue teste sono in eterno conflitto, ma entrambe completamente folli e volte alla distruzione.

Il Demogorgon è l'incarnazione del caos il cui unico obiettivo è distruggere quello che incontra e trascinare nell'Abisso chiunque gli si opponga.

Nel numero 357 di Dragon, una rivista dedicata ai Forgotten Realms, scopriamo di più sulle origini del Demogorgone, si trattava di un essere primordiale, primo della sua razza a mettere piede nell'Abisso e a contendere il titolo di sovrano dei demoni.

Durante lo scontro con Amoth, l'antico dio della giustizia, venne colpito alla testa che si divise nelle due che conosciamo oggi. Dopo una serie di lunghe battaglie il Demogorgone emerse come unico vincitore ed è a oggi riconosciuto come il solo e unico Principe dei Demoni.

Nonostante il Demogorgon compaia già nella prima edizione di D&D, le avventure in cui sarà un personaggio chiave sono arrivate solo nel 1988 con Il Trono di Bloodstone e successivamente con Fuga dall'Abisso, tradotto in italiano da Asmodee, per la quinta edizione.

Conosci il tuo nemico: Il Demogorgone

> La fantasia non ha limiti, perchè i limiti sono solo nelle nostre fantasie

\-Simone Rosini, Project Leader del progetto "Inntale"

Che i giochi di ruolo siano diventati una parte integrante della vita di molti di noi è ormai una certezza e una salvezza sotto certi punti di vista, basti pensare al periodo particolare che abbiamo vissuto nel 2020 e alla possibilità di poter "evadere" alle mura domestiche attraverso avventure in reami lontani grazie a strumenti come il buon Roll20 o anche solo tramite un server Discord. Questo evento che ci ha colpito peggio di un monaco di ventesimo livello e ha permesso a molti di avvicinarsi ai GDR grazie a questi strumenti, cosa che non avevano fatto prima perché magari intimoriti dall'uscire dalla comfort zone o per semplice paura di fare gaffe o figuracce (spoiler: non dovete assolutamente preoccuparvi, vogliamo tutti giocare e divertirci, non mettere in scena la prima della Scala), e di scoprire molte realtà, progetti e community che ruotano intorno ai GDR.

Una ventata di _popolarità_ al gioco di ruolo e al suo rappresentante di punta, D&D, viene data dall'uscita della serie fantascientifica targata Netflix, Stranger Things, dove i protagonisti affrontano avventure con il popolare gioco di ruolo, arrivando a sfidare il temibile demogorgone. La serie ha riscosso talmente tanto successo che la Wizard of the Coast in collaborazione con la Hasbro Gaming ha fatto uscire un'edizione particolare della leggendaria "scatola rossa" con all'interno l'avventura giocata dai personaggi della serie, le loro schede, un set dadi personalizzato e due miniature della versione televisiva del demogorgone, una già dipinta e l'altra lasciata alla nostra creatività.

A influenzare il mondo del GDR oltreoceano c'è stato anche Critical Role, uno show in cui attori e doppiatori capitanati da Matt Mercer giocano un'enorme campagna di D&D in diretta su YouTube e Twitch, la serie ha riscosso così tanto successo da generare prodotti ufficiali come Explorer's Guide to Wildemount e una serie animata in prossima uscita.

In Italia un progetto simile a Critical Role e conosciuto quasi quanto l'originale è Inntale, ideato nel 2018 da Simone Rosini con lo scopo di approfondire, diffondere ed esplorare i giochi di ruolo attraverso il canale YouTube dove portano campagne, tra cui la loro avventura di punta: Luxastra, e rubriche con consigli e approfondimenti su vari GDR e il canale Twitch dove giocano oneshot e collaborano con varie personalità del mondo dei giochi di ruolo e non.

Un'altra figura ben presente nel panorama ruolistico è la già citata Locanda del Drago Rosso, nato a fine 2018 come podcast sulle principali piattaforme è diventato un faro nella tempesta per tutti i giocatori e master smarriti che cercano un consiglio o un aiuto.

In Italia sono attive molte realtà sia a livello editoriale che divulgativi riguardo i giochi di ruolo come Need Games che pubblica una quantità enorme di GDR sia esteri che italiani, e il Salotto di Giano che pubblica regolarmente contenuti per esplorare e avvicinarsi al mondo del gioco di ruolo.

Il boom di crescita che i giochi di ruolo stanno avendo in questi ultimi anni ha portato alla creazione e formazione di nuove e meravigliose community di appassionati e amici, noi stessi ne siamo un esempio pratico, che sotto la bandiera dell'amore per i GDR vivono infinite vite e avventure perché come dice la frase usata come apertura per questo articolo "La fantasia non ha limiti, perché i limiti sono solo nelle nostre fantasie".

Il boom dei giochi di ruolo negli ultimi anni

Il problema del bilanciamento dei combattimenti è estremamente complesso, per un DM di D\&D 5e calibrare un'avventura per il proprio gruppo di giocatori può diventare un vero e proprio incubo.

Allo stesso tempo vogliamo mantenere il tema della nostra avventura ed evitare di avere gruppi di goblin copia-incollati in ogni stanza, non uccidere tutti i giocatori offrendogli nemici fuori dalla loro portata e nemmeno farli vincere senza una sfida adeguata alle loro capacità.

Partiamo dalla scelta più semplice: non bilanciare nulla. In molti videogiochi, come ad esempio la serie di Fallout o molti MMORPG, il mondo è diviso in zone popolate da creature più o meno pericolose, basterà istruire i giocatori a quali sono i luoghi alla loro portata per evitare che marcino verso la morte inconsapevolmente, ma se vogliamo fargli vivere un'avventura entusiasmante non è la strada giusta.

Se vogliamo evitare di [usare solo gli orsi](https://talesofthegrotesqueanddungeonesque.blogspot.com/2016/08/just-use-bears.html) ci sono diversi strumenti a disposizione dei DM per bilanciare i propri incontri.

A pagina 84 della Guida del Dungeon Master è disponibile una tabella che elenca i Punti Esperienza (PE) che i personaggi dovrebbero guadagnare in una giornata di avventura, ovviamente non si tratta solo di combattimenti, perciò dobbiamo riservarne una parte a nostra discrezione che ci darà un massimo di PE per il nostro incontro.

Sempre sulla Guida del Dungeon Master a pagina 82, è disponibile un'ulteriore tabella che elenca la difficoltà dello scontro per livello del personaggio, offrendoci delle soglie di Punti Esperienza (PE) per incontri facili, medi, difficili o letali, queste soglie vanno poi sommate per calcolare la soglia di PE del gruppo.

Ogni creatura ha un valore in PE collegato quindi si può calcolare la difficoltà dell'incontro sommando la ricompensa in PE delle creature e moltiplicandola seguendo un'altra tabella (ancora a pagina 82 della Guida del Dungeon Master) in base al numero di mostri presenti.

Il risultato, di solito, è un'incomprensibile sequenza di numeri che diventa ancora più complessa se all'ultimo minuto uno dei giocatori non può presentarsi al tavolo o un personaggio fondamentale non è presente al combattimento.

Oltre ai PE le creature possono anche divise in base al loro grado sfida, un valore che rappresenta la difficoltà dell'incontro, nella Guida Omnicomprensiva di Xanathar a pagina 88 ci sono altre tabelle utili per la creazione di incontri che utilizzano i gradi sfida.

In questo caso la prima tabella offrirà un grado sfida massimo per numero di giocatori e il livello dei personaggi, quella successiva un rapporto di difficoltà tra numero di mostri e gradi sfida. Non si capisce nulla, lo so, vale lo stesso anche per me.

Fortunatamente internet e la vastità di materiale disponibile per D\&D corre in nostro soccorso anche questa volta, [Kobold Fight Club](https://koboldplus.club/#/encounter-builder) è uno strumento online in cui inserire i dati del nostro gruppo di giocatori e dei mostri che dovranno affrontare per calcolare automaticamente la difficoltà dell'incontro, il valore in PE corrispondente e il budget in PE consumato per la giornata. È anche possibile generare degli incontri con una data difficoltà, l'ambiente in cui si svolgerà lo scontro, la tipologia di creature e un sacco di altri fattori.

Nella maggior parte dei casi però non ci interessa ottenere un incontro bilanciato alla perfezione, ma avere un'idea di quanto sarà impegnativo per i giocatori e, soprattutto, se ci stiamo avvicinando alla soglia della letalità.

Anche in questo caso Sly Flourish ci viene in aiuto, in [un articolo](https://slyflourish.com/the_lazy_encounter_benchmark.html) del suo blog condivide una regola semplicissima per calcolare se un incontro potrebbe rivelarsi mortale:

1. Scegli mostri che siano adatti alla storia, al luogo e alla situazione per l'incontro
2. L'incontro può essere letale se la somma dei gradi sfida dei mostri supera un quarto della somma dei livelli dei personaggi, o metà della somma dei livelli dei personaggi se superano il quarto livello

La regola è comoda per varie ragioni, prima di tutto funziona piuttosto bene per ogni possibile combinazione di numero di personaggi o creature e rende molto più semplice adattare uno scontro alle circostanze, ma ha anche alcuni limiti, non si adatta ai nemici con Resistenza Leggendaria e non è pensata per essere utilizzata per scontri con un singolo nemico.

Con questi strumenti e un po' di creatività i vostri giocatori saranno sempre sull'orlo del rasoio e il lavoro di preparazione un po' più semplice.


Bilanciare i Combattimenti

In ogni Dungeon Master c'è una parte nascosta, una parte che alcuni nascondo per paura di essere corrotti, una parte oscura, malvagia e che terrorizza ogni giocatore al tavolo: **l'amore incommensurato per i mostri grossi e potenti**. Basti pensare al mostro più iconico e temibile, che ogni master minaccia di tirare contro i poveri giocatori: il Tarrasque, un piccolissimo grado sfida (GS) 30 che può mettere in difficoltà anche i gruppi di avventurieri più organizzati.

Scendendo di solo una decina di GS troviamo draghi antichi, Balor, Diavoli della Fossa, Solar e lui, la star di questo articolo: il Lich.

Questi temibili incantatori di grado sfida 21 hanno abbracciato la non morte per potersi dedicare alla continua e folle ricerca di conoscenza magica, di rituali antichi e proibiti o di artefatti leggendari. Attraverso un patto con un'entità malvagia che può essere un immondo, una divinità malvagia o un principe demoniaco, il futuro lich ottiene la sua tanto agognata "immortalità" intrappolando la sua anima in un filatterio, impedendo ad essa di viaggiare nei piani esterni in caso di morte dell'incantatore.

Essendo anche una delle creature e dei non morti più intelligenti del Manuale dei Mostri, di solito il lich è un nemico estremamente caratteristico delle avventure, una nemesi da eliminare per il bene di tutto il piano materiale. Il lich in esempio sul Manuale dei Mostri a pagina 196 e 197 è un ottimo esempio ma un po' troppo "standard" ed è per questo che Marco Bertini e Marco Fossati, di [Sign of the Dragon Project](https://www.facebook.com/signofthedragonproject/) hanno sfidato le leggi del multiverso e intervistato il lich emblema di questo nome, Acererak: lich più famoso di Dungeons & Dragons nonché padrone di casa di un grazioso posto chiamato "La tomba degli orrori" (che ha **solo** la nomea di essere uno dei dungeon più difficili della storia di D&D) per chiedergli maggiori informazioni su questa tipologia di incantatori e quello che hanno raccolto è stato racchiuso in un grazioso supplemento chiamato ["Acererak's Guide to Lichdom"](https://www.dmsguild.com/product/297242/Acereraks-Guide-to-Lichdom--Versione-Italiana?term=acerera) che potete trovare su DM's Guild.

In questa guida troverete azioni e tratti per _personalizzare_ il vostro lich e renderlo unico (oltre che un avversario temibile per i vostri giocatori), tattiche per pensare e ragionare come un lich come gestire la tana, i tirapiedi e la personalità del vostro incantatore nonché le sue (poche) debolezze. Inoltre troverete già quattro lich personalizzati da utilizzare come nemici memorabili: Conall, il maestro dei non morti; Dharash, il cospiratore; Kharadosz, il cataclisma e Valerias, la signora della magia. All'interno della guida sono presenti anche nuovi oggetti magici come il teschio dell'anima, nuovi mostri come l'adepto del lich, nuove trappole da usare nella tana (o in qualsiasi altro dungeon) come gli oggetti esplosivi. In aggiunta come conclusione, due mappe pronte all'utilizzo: "The Lich's Catacombs" e "Catacombs of the Dreaming Unborn".

Guida consigliatissima per tutti i master amanti dei nostri cari incantatori non morti che vogliono dare un loro tocco a questi meravigliosi antagonisti delle nostre innumerevoli avventure nel mondo di Dungeons & Dragons.

Guida di Acererak ai Lich

Siamo a fine anni '70, Tracy Hickman ha appena iniziato a giocare di ruolo e con il suo party sta esplorando un dungeon, girato l'angolo si trovano di fronte un vampiro, un incontro casuale molto anticlimatico e un vero e proprio insulto alla figura del vampiro di cui Hickman è un grande fan.

Decide così di scrivere, con l'aiuto della sua compagna Laura, la sua prima avventura chiamata Ravenloft, giusto in tempo per Halloween. L'avventura piacque molto sia ai giocatori che ai suoi autori che decisero di riproporla di anno in anno aggiungendo dettagli o modificando il susseguirsi degli eventi creando quindi un universo gotico in continuo mutamento, ma sempre coinvolgendo il villain più malvagio di tutti i piani: Strahd Von Zarovich.

Strahd è un vampiro fortemente ispirato a Dracula, con cui condivide anche molti dettagli riguardo le sue tragiche origini, regnante di Barovia, una regione circondata da montagne e avvolta nella nebbia, in cui il dominio di Strahd ha privato i suoi abitanti di ogni gioia.

L'avventura è stata pubblicata per la prima volta nel 1983, per la prima edizione di Advanced Dungeons & Dragons e piacque così tanto che nel 1990 fu inserito come campagna vera e propria all'interno del box "Reame del Terrore" (conosciuta ai più come la scatola nera) e farà la sua comparsa anche nelle edizioni successive arrivando alla campagna "Curse of Strahd" per D&D 5e e il manuale "Van Richten's Guide to Ravenloft".

Ravenloft è un semipiano, denominato "del terrore" composto da diverse terre conosciute come "domini", ovvero porzioni di territori strappati dai loro piani d'origine e trasportati su questo semipiano, ognuno sotto il controllo di uno dei Signori Oscuri ispirati a classici dell'horror.

Nel manuale di D&D 5e "Van Richten's Guide to Ravenloft" vengono presentati una trentina di Domini del Terrore tra cui la già citata Barovia, ispirata a Dracula di Bram Stoker, Lamordia, un semipiano dalle sfumature steampunk che omaggia Frankenstein di Mary Shelley e Odaire, una rivisitazione dark di Pinocchio, in cui i burattini si sono alleati e hanno preso il controllo del Paese dei Balocchi.

Gli unici in grado di spostarsi liberamente tra i Domini del Terrore sono i Vistani, una popolazione nomade vagamente ispirata al popolo romanì, sono noti come mercanti estremamente legati alle loro famiglie, non amano parlare delle proprie tradizioni con gli estranei e sono ritenuti in grado di scagliare sortilegi contro il prossimo, se gli si dovesse mettere contro, infine sono molto superstiziosi, ma visti i luoghi in cui si muovono, come biasimarli?

Ravenloft si collega al Piano Materiale tramite la nebbia che circonda i Domini, trascinando con sé le persone o addirittura i luoghi che avvolge. Una volta entrati a Ravenloft non è possibile uscire senza che i Poteri Oscuri siano d'accordo.

I Poteri Oscuri sono una sorta di forza cosmica che governa Ravenloft, sono in qualche modo attratti dalla malvagità e cercano di corrompere e soggiogare gli eroi rapiti dalla nebbia portandoli a compiere azioni malvagie, lontane dall'allineamento del personaggio. Gli eroi devono prestare molta attenzione a non cadere in questi tranelli in quanto una volta che un personaggio avrà compiuto tre azioni malvagie, i poteri oscuri prenderanno il sopravvento su di esso e lo renderanno un nuovo signore oscuro, governatore di un nuovo dominio di Ravenloft.

Solamente due creature sono riuscite a fuggire da Ravenloft. La prima è Vecna, primo dei lich e antagonista in diverse campagne delle varie edizioni, tra cui "Muori Vecna, muori!" per D&D 2e ambientata proprio a Ravenloft. La seconda è Lord Soth, paladino caduto di Drangonlance poi relegato a Barovia e, dopo un grave conflitto con lo stesso Strahd, diventò egli stesso signore oscuro di uno dei Domini del Terrore da cui riuscì a fuggire solamente dopo aver affrontato i suoi demoni interiori.

L'ambientazione di Ravenloft si è estesa al di fuori dei giochi di ruolo nella letteratura con i romanzi Il Cavaliere della Rosa Nera, in cui viene approfondita la storia di Lord Soth o Il Signore Di Ravenloft di P.N. Elrod, totalmente incentrato su Strahd, anche presente nella versione libro game di Jean Blashfield.

Ravenloft è l'ambientazione perfetta per chi vuole vivere un'ambientazione horror, ogni avventura contribuirà ad alimentare il senso di impotenza dei personaggi facendogli spesso affrontare dilemmi interiori sulle differenze tra bene e male.

Ravenloft

> Nessuna pietà  
> Nessuna tregua  
> Solo cieca ferocia

Il 6 giugno 1944 è passato alla storia come il "D-Day", il giorno dello sbarco degli Alleati sulle coste della Normandia, e l'inizio della fine della Seconda Guerra Mondiale con la sconfitta del III Reich, o almeno, noi abbiamo avuto la fortuna di viverla così... In Sine Requie questa data coincide non solo con una delle operazioni militari più famose della storia ma anche con quello che poi verrà chiamato il "giorno del giudizio" perché, mentre gli alleati combattevano e morivano sulle spiagge francesi, i copri dei caduti si rialzarono con un solo obiettivo: divorare i viventi. Questo fenomeno avvenne in tutto il mondo, nello stesso momento, e da allora i morti iniziarono la loro caccia contro il genere umano. Inutile dire che a causa di questo fenomeno apocalittico l'operazione fallì e le sorti della guerra cambiarono, così come cambiò il mondo intero.

Sono passati tredici anni dal giorno del giudizio e il mondo è profondamente cambiato in seguito al "Risveglio":

Francia, Spagna e Portogallo sono state devastate dall'empia e insaziabile fame dei morti, portando quei territori a essere ribattezzati **"Terre Perdute"** dove vige la legge del più forte e della sopravvivenza tra la continua ricerca di cibo e materie prime, fuga da bande di predoni e ovviamente combattere le mostruosità non-morte che vagano per queste terre.

La Germania si è proclamata vincitrice del secondo conflitto mondiale, riorganizzando le proprie fila interne e dando alla luce il **IV Reich**, un territorio che oltre alla sopracitata Germania comprende l'Austria, la Cecoslovacchia, il Belgio e parte della Francia dell'est, fino alle porte di Parigi. L'aria di apparente ritorno alla normalità copre la paura e la diffidenza generata dalle nuove leggi ferree del partito, i crimini e gli orrori perpetrati dai vari organi della non tanto perfetta macchina che è il IV Reich.

In Russia la popolazione sopravvive in enormi città alveare sotterranee, controllati e comandati da **Z.A.R.**, un super calcolatore costruito nel 1945 dai sovietici che in soli 6 mesi fece sparire tutte le più alte cariche politiche, autoproclamandosi la mente suprema del socialismo sovietico. Da quel momento la luce del sole è diventata un miraggio, la famiglia non esiste più e la proprietà privata è solo un lontano e vago ricordo. Fortunatamente le orecchie meccaniche di Z.A.R non percepiscono le voci dei ribelli o le grida di dolore degli uomini trasformati in biomacchine per aumentare la loro produttività ed efficienza sul lavoro, né tanto meno il lento avanzare dei morti nei condotti abbandonati.

In Italia la situazione che si vive è quella di un secondo Medioevo, con la Chiesa che governa i territori sotto il **Sanctum Imperium**, il clero che ha tutto il potere nelle proprie mani, l'inquisizione che torna a dare la caccia a eretici e streghe, e cavalieri templari armati di Expiator, grosse motoseghe dalla lunga lama il cui manico ricorda quello di una spada, cacciano i morti dalle città abbandonate. Il pericolo dei non morti è sempre presente, ma è più facile e pericoloso finire nelle grinfie di qualche fanatico inquisitore che vi accusa di lavorare per il maligno.

Queste sono solamente quattro delle varie ambientazioni che potete giocare ed esplorare durante le vostre avventure nel mondo apocalittico di Sine Requie.

Una particolarità di questo gioco di ruolo è la meccanica aleatoria: per determinare il successo o il fallimento di una determinata azione non bisognerà far rotolare un dado bensì occorrerà _estrarre una carta da un mazzo di tarocchi_ (arcani maggiori o arcani minori) e, a seconda della carta pescata, ci sarà un risultato differente.

Un'altra meccanica molto carina e interessante è quella _dell'imparare dai propri errori_ e nel caso si fallisca una prova abilità si aggiungerà una "tacca" al counter fallimenti di quell'abilità, una volta arrivati a dieci hai appunto imparato dai tuoi errori e il tuo grado in quella abilità aumenterà di uno.

Questa è una piccola presentazione di Sine Requie, gioco italiano pubblicato per la prima volta nel 2003 da Matteo Cortini e Leonardo Moretti, nel 2007 con la seconda edizione e infine nel 2016 con la terza e più recente edizione pubblicata da [Serpentarium](https://www.serpentarium.net/sine-requie) che conta all'attivo 16 volumi tra ambientazioni, supplementi e moduli.

Siete pronti a combattere la maledizione del "Risveglio"? O finirete anche voi a saziare l'eterna fame dei non morti?

Non esiste solo D&D: Sine Requie

Quel che è morto dovrebbe restare morto, è per questo che gli autori di un po' tutti i media si divertono a infrangere questa regola e ideare creature spaventose.

I non morti erano vivi un tempo, ma ormai non lo sono più, o meglio, lo sono _di nuovo_, risvegliati da forze misteriose e spesso dotati di poteri sovrannaturali.

Si tratta (di solito) di esseri non troppo intelligenti guidati unicamente dalla fame per la carne viva senza sentire il bisogno di nutrirsi, dormire o respirare. Tra i non morti rientrano creature come vampiri, zombie, scheletri, spettri o fantasmi e le loro applicazioni sono estremamente variegate.

Il termine _undead_ (non morto) sembra dovere la sua origine a Bram Stoker che considerò di utilizzarlo come titolo per il suo Dracula, sebbene venisse usato anche in precedenza, ma con il significato più letterale di _non morto_, cioè vivo.

Cominciamo dai non morti più conosciuti e che molti avventurieri hanno avuto modo di affrontare nel loro percorso, gli zombie e gli scheletri non hanno molte differenze salvo la quantità di carne attaccata al proprio corpo. Entrambi eseguono gli ordini dei loro creatori al meglio delle proprie possibilità, il ché si riduce spesso in tentare di colpire a morte i propri bersagli, con risultati spesso scadenti.

I vampiri sono presenti in tutte le versioni di D&D, come dal folclore si nutrono di sangue e si mostrano all'aperto solo dopo il calare del sole, riposando nella propria bara durante il giorno. Se sospettate un vostro vicino di casa di essere un vampiro prima di tutto dovreste controllare se proietta ombre o se la sua immagine può essere riflessa, in ogni caso non invitatelo in casa e fate scorta di paletti di legno, non si sa mai.

Il vampiro più famoso di D&D è Strahd von Zarovich, antagonista della mia campagna di 5e preferita: Curse of Strahd, ma il gioco di ruolo più importante a riguardo è sicuramente "Vampiri. La Masquerade", uscito nel 1991 e arrivato nel 2018 alla quinta versione, definisce un mondo gotico, clan e sette di vampiri che governano il Mondo di Tenebra da dietro le quinte.

In Greyhawk, la prima ambientazione di D&D, compaiono i più spaventosi e iconici non morti dei giochi di ruolo: i lich. Con un potente rituale necromantico un mago può racchiudere la propria energia vitale in un filatterio per raggiungere l'immortalità e diventando un di queste raccapriccianti creature bloccate tra vita e morte.

Sulla copertina della Guida del Dungeon Master di D&D 5e è raffigurato Acererak, il più famoso lich dell'universo D&D, comparso per la prima volta nell'ormai classica avventura di 1e "La Tomba degli Orrori".

Che si tratti di una disamina dell'umanità o di semplice carne da macello, i non morti sono un'ottima opzione per mettere alla prova i propri giocatori, non vi resta che scegliere l'incarnazione (o meglio, reincarnazione) che più vi piaccia e sperare non ci siano chierici o paladini nel gruppo.

Conosci il tuo nemico: Gli Undead

> I dadi che rotolano sul tavolo, le miniature che troneggiano al centro della mappa, una pila di manuali vicino allo schermo del master e l'immancabile misto di unto e briciole che caratterizzano le schede che hanno visto molte avventure!

Leggendo questa breve descrizione alla quasi totalità di voi sarà venuto in mente una classica sessione del gioco di ruolo più conosciuto al mondo, ovvero il nostro amatissimo Dungeons & Dragons.

Concordiamo tutti che quando qualcuno parla di gioco di ruolo la combinazione D&D viene naturale e automatica però, il bello del gioco di ruolo è il suo infinito potenziale dettato solamente dalla fantasia della persona che gioca e/o scrive dando alla luce un'immensità di combinazioni tra ambientazioni, meccaniche, scenari e giochi.

Se volete giocare in una ambientazione fantasy medievaleggiante allora D&D va benissimo, ma se invece volete giocare in un mondo futuristico potete scegliere tra i vari [Cyberpunk Red](https://www.needgames.it/giochi/cyberpunk-red/), [Warhammer 40000: Wrath&Glory](https://www.needgames.it/giochi/wrath-glory/) o il recente [Dune](https://www.needgames.it/giochi/dune/) editi dalla Need Games, se volete giocare un'avventura investigativa è consigliabile provare il sistema Gumshoe presente ne [Il Re in Giallo](https://www.needgames.it/giochi/il-re-in-giallo/) o [Sulle tracce di Cthulhu](https://shop.giochiuniti.it/sulle-tracce-di-cthulhu.html) oppure se volete avventurarvi in futuri paralleli dove l'umanità combatte per la sopravvivenza a seguito di avvenimenti catastrofici potete provare una delle varie ambientazioni di [Sine Requie](https://www.serpentarium.net/sine-requie), edito da Serpentarium oppure [Nameless Land](https://acesgames.it/portfolio/nameless-land-gdr-post-apocalittico/), dove dovrete sopravvivere in un mondo devastato da una catastrofe nucleare mondiale.

Con questa nuova rubrica "Non esiste solo D&D" vogliamo presentare a voi cari lettori altre possibili proposte in alternativa al leggendario gioco creato da Gary Gygax, stuzzicandovi e stimolandovi a provare nuovi sistemi, nuove ambientazioni e nuove avventure.

Non esiste solo D&D

Come abbiamo già visto in un precedente post sulla [dichiarazione di intenti](https://officinacoboldi.it/posts/sessione-0-e-dichiarazione-di-intenti), è bene chiarire immediatamente quali saranno i temi trattati al tavolo di gioco.

Quando giochiamo di ruolo tendiamo a metterci in circostanze in cui non vorremmo essere nella realtà, questo serve a spronare la nostra fantasia e darci il brivido dell'avventura mentre ci troviamo in un ambiente sicuro.

Per mantenerlo tale però, dobbiamo essere certi che tutti i giocatori siano a proprio agio soprattutto perché la linea che divide una sfida entusiasmante da un evento in grado di colpire la sensibilità di un giocatore è molto sottile.

Monte Cook Games, casa editrice di Numenera e altri giochi di ruolo, ha rilasciato gratuitamente un piccolo manuale chiamato [Consent in Gaming](https://www.montecookgames.com/consent-in-gaming/) da utilizzare per affrontare questi argomenti delicati col proprio gruppo.

Il manuale ha una sezione introduttiva che spiega come affrontare il consenso, indipendentemente dal gioco di ruolo, chiarendo, ad esempio, che ognuno è libero di decidere cosa ritenere sicuro senza doversi giustificare.

Ci offre inoltre dei veri e propri strumenti per aiutare durante le sessioni. Il più popolare e immediato è l'[X-Card](https://docs.google.com/document/d/1SB0jsx34bWHZWbnNIVVuMjhDkrdFGo1_hSC2BWPlI3A/edit). Si tratta di una semplice crocetta scritta su un foglietto a disposizione di tutti i giocatori che, quando alzata, interrompe la giocata in corso.

Il manuale offre anche una lista su cui giocatori e DM possono indicare un consenso totale, parziale o un dissenso verso un particolare tema.

Altri strumenti utili per gestire questo tipo di tematiche sono le _linee_ e i _veli_. Le linee vengono decise di comune accordo durante la dichiarazione d'intenti e sono argomenti che non verranno mai toccati durante il gioco, mentre i veli sono momenti in cui certi eventi sensibili proseguiranno senza descrizioni dettagliate, come se fosse una scena fuori campo.

Sebbene nessuna soluzione sia perfetta o completa, questi strumenti sono d'aiuto, specialmente quando si gioca con persone che non conosciamo bene.

Consenso in gioco e la X-Card

> Nel mondo di Toril, tra il mare delle Spade spazzato dal vento a Ovest e le misteriose terre di Kara-Tur a est, giace il continente del Faerûn: un luogo ricco di razze e culture di ogni genere, che è dominato dalle terre degli umani, che si tratti di regni, città-stato o alleanze di comunità rurali meticolosamente curate. Qua e là, tra le terre degli umani, spuntano i vecchi regni dei nani e le enclave nascoste degli elfi, le popolazioni degli gnomi e degli halfling assimilate nelle altre società e altre razze più esotiche. Chi va in cerca di avventura nei Reami ha solo l'imbarazzo della scelta...

Questo è l'incipit che ci accoglie sfogliando le prime pagine della "Guida degli avventurieri alla Costa della Spada", arrivato da noi in Italia nell'estate del 2019 e pubblicato da Asmodee.

Il manuale tratta di uno dei moduli di ambientazione più conosciuto nell'universo di Dungeons&Dragons: la Costa della Spada, una striscia di terra dei Forgotten Realms ricca di storie e luoghi divenuti vere e proprie leggende come le tre città più grandi e popolari dell'area: _Neverwinter, Baldur's Gate_ e _Waterdeep_.

Il manuale è suddiviso in cinque capitoli, ognuno che sviscera e analizza una parte fondamentale del modulo: partiamo con una **presentazione della Costa**, dei suoi territori, della sua intricata composizione politica, del suo tempo e della sua incredibile storia risalente ai temibili "Giorni del Tuono". Questa interessantissima parte è seguita dal funzionamento della magia in questo mondo e dalla descrizione dei vari dei e religioni che compongono l'immenso pantheon del Faerûn.

Il capitolo due **descrive molte aree** della Costa della Spada ma con una piccola "chicca": le aree non sono descritte in maniera esaustiva da un "dio onnisciente che sa tutto di tutti" ma bensì vengono descritte da cinque individui che hanno abitato e viaggiato per il Faerûn, dando la loro visione del mondo e il loro punto di vista lasciando così ampio spazio ai master per aggiungere quello che vogliono e sentire questo immenso e meraviglioso mondo anche un po' loro.

Il capitolo 3 parla delle **numerose razze** che abitano la Costa, con particolare attenzione alle varie sottorazze e alle interazioni che hanno tra di loro, descrivendo come vivono e aggiungendo per i giocatori la possibilità di giocare le sotto razze del nano e gnomo delle profondità.

Il capitolo 4 sarà il preferito dei giocatori in quanto aggiunge nuovi privilegi di classe per tutte e 12 le classi presenti nel manuale del giocatore e nuovi incantesimi. Alcuni esempi sono il cammino della furia combattente per il barbaro, il mastermind per il ladro , la via dell'anima solare per il monaco, l'origine stregonesca della tempesta per il mag... ehm stregone e un nuovo patrono ultraterreno per il warlock: l'imperituro.

Nel capitolo 5 troviamo un'integrazione di background utilizzabili oltre i canonici presenti nel manuale del giocatore, alcuni generici come l'artigiano di clan o il cacciatore di taglie urbano, altre molto specifiche e utili per determinate campagne come il nobile di Waterdeep o il membro della tribù Uthgardt.

In conclusione consiglio il manuale sia ai master che vogliono ambientare le avventure dei propri giocatori nella leggendaria Costa della Spada, sia ai giocatori che vogliono provare qualche nuovo archetipo o documentarsi sull'ambientazione per caratterizzare al meglio il proprio personaggio!

Guida di William ai manuali: Guida degli avventurieri alla Costa della Spada

Le avventure di D&D si svolgono per la maggioranza in un classico universo fantasy medievale popolato da creature fantastiche, draghi e segrete, l'insieme di regole che governano questi universi è detto **ambientazione** e nel corso della storia editoriale di D&D ce n'è stata ben più di una.

Sebbene non fosse una vera e propria ambientazione la prima è stata Greyhawk (o il mondo di Greyhawk), creata da nientemeno che Gary Gygax, padre dei gdr old school, ed è stata sviluppata di pari passo alle regole di D&D durante la loro prima stesura, tra gli anni '70 e l'inizio degli anni '80.

Si sviluppava attorno a Castle Greyhawk, al cui interno portava avanti una campagna casalinga, il gigantesco dungeon si componeva di 13 livelli popolato da ogni sorta di sfida per i giocatori che vi si addentravano. Il mondo all'esterno del castello è stato sviluppato solo successivamente e si intrecciava direttamente con altre ambientazioni create da colleghi e amici.

Greyhawk è diventata una vera e propria ambientazione soltanto nel 1980, quando venne rilasciato il manuale "The World of Greyhawk folio edition", che delineava le caratteristiche geografiche, politiche e storiche del mondo di gioco.

La prima campagna fantasy, dal nome estremamente originale "The First Fantasy Campaign", anticipa Greyhawk di circa 3 anni ed è ambientata in Blackmoor, la prima vera e propria codifica di un'ambientazione in regole di gioco, creata da Dave Arneson.

Blackmoor si ispira a diversi romanzi gotici, le avventure di Conan e il Signore degli Anelli, il mondo di gioco non è vastissimo, ma il manuale include le regole per gestire un intero regno, dai costi dell'agricoltura alla costruzione di navi e strade.

A fine anni '80, in seguito a un po' di guai economici, D&D decide di rinnovarsi rilasciando quella che diventerà l'ambientazione più popolare del gioco, in cui verranno ambientate numerose campagne e avventure: Forgotten Realms.

I Forgotten Realms nascono dalla mente di Ed Greenwood e si compongono di città che popolano una grande mappa geografica, un pantheon di divinità e la cronologia degli eventi storici più importanti.

L'universo dei Forgotten Realms si è arricchito negli anni attraverso romanzi, primi su tutti quelli di R. A. Salvatore che hanno introdotto personaggi iconici come Drizzt Do'Urden, o attraverso numerosi videogiochi come la serie di Neverwinter Nights e di Baldur's Gate.

L'elenco appena visto include solo alcune delle ambientazioni di D&D, quelle più popolari e che si ispirano a universi fantasy _classici_, ma ce ne sono molte altre come le più recenti Ravnica, Theros e Strixheaven oppure storiche come Eberron, Dark Sun, Dragonlance, Mystara, Planetscape, Spelljammer, Ravenloft... E se ne potrebbero citare altrettante tra quelle non ufficiali o più di nicchia.

Il multiverso narrativo di D&D è pressoché infinito, questa grande varietà è anche uno dei suoi più grandi punti di forza, fornendo fonti d'ispirazione a cui attingere liberamente per creare avventure e sfide da fare affrontare agli eroi seduti attorno al nostro tavolo.

L'Ambientazione di D&D

> C’è un universo di eventi, nel gioco di ruolo, che può rovinare la sessione della serata così come una campagna lunga: crescente frustrazione, interessi misconosciuti, aspettative non corrisposte, richieste incomprese, toni discordanti, promesse dimenticate... la lista è infinita. Tuttavia, per quanto possa sembrare improbabile, molti di questi problemi nascono ancor prima di sedersi al tavolo tutti assieme. Il problema è notarlo per tempo, ma se siete pronti a dare una possibilità alla Dichiarazione d’Intenti scoprirete che c’è non c’è bisogno di allarmarsi.

\- [Riccardo "Musta" Caverni](https://linktr.ee/thetruemalbet "linktree di Riccardo Musta Caverni"), autore di "I GDR e la Dichiarazione d'intenti"

Nella vita di ogni master si arriva prima o poi al momento in cui si "sbatte"contro il muro dell'incomprensione al tavolo, molto spesso ad avventura già inoltrata e con il rischio di creare malumori tra giocatori o nel peggiore dei casi la fine prematura dell'avventura. Spesso anche il sottoscritto ha sbattuto contro quel muro: incomprensione sulla tipologia di mood che doveva avere la campagna, tematiche scomode per alcuni giocatori, ideale di avventura differente e molti altri casi hanno portato alla _morte prematura_ dell'avventura e della campagna, iniziando a far ronzare nella mia testa un nefasto pensiero "E se fossi io il problema? Se non fossi un bravo Master?" Fortuna volle che feci un 20 naturale sul tiro Incontri perché nel dicembre del 2018 incappai in una locanda, con un locandiere che mi salvò dal baratro oscuro di quei pensieri e mi insegnò tanti trucchi e segreti per migliorarmi come master e come rendere le mie storie, le mie avventure molto più interessati! Ma soprattutto, come prima lezione, mi insegnò il procedimento per creare un artefatto leggendario: La Dichiarazione d'Intenti.

La Dichiarazione d'Intenti (o più comunemente DDI) è semplicemente un mettere per iscritto nero su bianco che cosa il master e i giocatori stanno per andare a giocare come avventura e tutte le proposte e/o modifiche che verranno apportate in modo tale da avere sempre una traccia per il futuro. In generale si può partire con le informazioni **logistiche**, ovvero quando si gioca, dove, ogni quanto, la durata delle sessioni il numero di giocatori minimo per poter giocare. Successivamente si passa alle informazioni **tecniche**, sistema usato per giocare, regole modificate, cancellate o _house rules_ aggiunte e una breve presentazione l'ambientazione. In seguito ci sono le informazioni **umane**, tematiche scomode da evitare, x-card, umorismo e mood della scena in gioco. La DDI viene normalmente redatta durante la "Sessione Zero", ossia la sessione in cui i giocatori si incontrano prima dell'inizio dell'avventura per creare i personaggi o comunque prima d'iniziare l'avventura in modo tale da poter partire in tranquillità tutti quanti.

Per un maggiore approfondimento per quanto riguarda la DDI e la Sessione Zero vi consiglio di ascoltare i saggi consigli del caro locandiere Il Rosso, aka Andrea Lucca, del podcast ["La Locanda del Drago Rosso"](https://open.spotify.com/show/0JM0aFmQMWLMEHKVSwLQYC) e di leggere il pdf pubblicato su DriveThruRPG del buon Musta ["I GDR e la dichiarazione d'intenti"](https://www.drivethrurpg.com/product/328185/RPGs-and-the-Declaration-of-Intents?term=dichiarazione) (di cui avete letto l'incipit all'inizio dell'articolo qua sopra) dove sviscera punto per punto tutte le parti della DDI.

Sessione 0 e Dichiarazione di Intenti

Che abbiate o meno giocato a qualche campagna di D&D 5e dovete aver sentito parlare della regola di fiancheggiamento. Si tratta di una regola opzionale che consente ai giocatori (e ai loro nemici) di utilizzare il posizionamento strategico per ottenere vantaggio ai tiri per colpire sulle creature nemiche.

La regola si trova a pagina 251 della Guida del Dungeon Master ed è introdotta come **Regola Facoltativa** nonostante molti gruppi la ritengano parte integrante del sistema di gioco.

La descrizione comincia con una condizione necessaria per l'utilizzo del fiancheggiamento: "se il gruppo di gioco utilizza regolarmente le miniature" e continua spiegando la differenza nell'applicazione a seconda dal tipo di griglia utilizzata (quadrettata o esagonale).

La quasi totalità dei gruppi in cui ho avuto modo di giocare non utilizza plance di gioco, ma il _teatro della mente_ per cui non servono miniature, ma una buona dose di fantasia da parte dei giocatori e del DM che descrive la scena e il susseguirsi degli eventi durante il combattimento. Io stesso sono di questa scuola.

L'idea alla base del fiancheggiamento è buona; è bello che i giocatori studino una strategia per avere la meglio nel combattimento. L'effetto indesiderato è però che questa strategia si riduca inevitabilmente a formare degli orribili trenini di Capodanno, in cui creature e personaggi si impilano per darsi vantaggio a vicenda.

Una delle risorse che amo di più, in quanto DM fissato con la quinta edizione, è senza dubbio il blog di Sly Flourish, altrimenti noto come Lazy DM. Il sito offre consigli pratici su come migliorare le proprie sessioni focalizzandosi unicamente sugli aspetti che rendono eccezionale il gioco di ruolo.

In [uno dei suoi post](https://slyflourish.com/cinematic_advantage.html) consiglia di sostituire il fiancheggiamento con il _combattimento cinematografico_: una semplice regola che consente a tutti di sostenere una **prova caratteristica** per ottenere un **privilegio** in combattimento.

La prova dev'essere abbastanza difficile da non garantire il successo e deve anche contenere un rischio per il giocatore, nel caso in cui la prova vada male. Entrambi gli esiti devono essere chiari al DM e al giocatore prima di decidere se sostenere la prova.

Il privilegio può essere qualunque cosa, il vantaggio al tiro per colpire, accecare il bersaglio per un turno, raggiungere una posizione sopraelevata per esclamare "I have the high ground!" e avere la meglio sul nemico.

Anche questa regola non è esente da difetti, in alcuni gruppi con giocatori inesperti, proporre una prova di questo tipo durante il combattimento può rivelarsi complicato e inserire delle opzioni più precise è senza dubbio utile.

Prendendo spunto da alcune _house rule_ trovate online, ho realizzato un piccolo compendio che formalizza una regola generale per la prova e alcuni esempi adattabili a varie circostanze.

Sfruttare la creatività è la cosa che più di ogni altra differenzia i giochi di ruolo dai videogiochi e con questo documento sarà più facile per DM e giocatori trasformare azioni eroiche in numeri e tiri di dado.

Scarica gratuitamente il file [Vantaggio Cinematografico.pdf](https://drive.google.com/file/d/1cV8GnDDmgXNXsP4LAQZnogoLoZtPzdNr/view?usp=sharing)

Vantaggio Cinematografico

> I coboldi sono molto meno carini quando imparano a lanciare "Palla di fuoco"  
> \- Volo

Il nome "coboldo" deriva dal folklore tedesco e sta a indicare un folletto burbero e dispettoso, spesso presente nelle miniere a disturbare i minatori e a far perdere le staffe agli gnomi.

I coboldi compaiono ufficialmente già dalla prima edizione del Manuale dei Mostri di AD&D che li descrive come bipedi dall'aspetto canino, abitanti di luoghi sotterranei o bui come foreste molto fitte.

È solo con la terza edizione che si arriva alla descrizione più popolare di piccoli rettili in qualche modo connessi ai draghi. Dai draghi i coboldi non ereditano unicamente la passione sfrenata per oro e gioielli, ma anche l'astuzia, diventando di fatto una delle specie più ingegnose dei mondi fantasy.

Essi fanno del gruppo la loro forza e la loro società è basata sull'aiuto reciproco. Nel manuale "Kobolds of Golarion" di Pathfinder prima edizione la comunità dei coboldi viene definita comunista: tutti lavorano e si dividono le risorse equamente, riconoscendo la proprietà dei beni all'intera tribù e riservando il concetto di averi personali soltanto a piccoli oggetti che portano sempre con sé.

Sebbene sia caratteristico di tutte le ambientazioni, nei Forgotten Realms il loro odio verso gli gnomi risale all'epoca in cui i draghi governavano il mondo: i primi coboldi capitanati da Kurtulmak scavarono negli abissi sotterranei di un grande labirinto trovando gemme d'incredibile valore; quel che non sapevano era che tali gemme contenevano le anime degli gnomi in attesa di nascere per mano del loro creatore. Garl Glittergold, dio e creatore degli gnomi, trovò Kurtulmak e, ingannandolo, fece crollare l'intero labirinto, uccidendolo e sterminando gran parte dei coboldi.

Kurtulmak viene menzionato anche nel Manuale dei Mostri di quinta edizione come divinità principale per i coboldi. In questa versione della storia il crollo non l'ha ucciso, bensì intrappolato nel labirinto sotterraneo per l'eternità.

Con gli gnomi però i coboldi condividono le capacità ingegneristiche: essi sono infatti grandi costruttori, specializzati in trappole e intricati sistemi di cunicoli in cui si muovono agilmente per tendere agguati in branco agli sfortunati visitatori dei loro rifugi. La loro abilità nel costruire è limitata unicamente dai materiali che hanno a disposizione, perciò spesso è possibile trovare degli insediamenti di coboldi nei pressi delle grandi città o addirittura sotto di esse, mischiati ai sistemi fognari. Non sono pochi i casi in cui tribù di coboldi sono state assoldate dai governi cittadini per migliorare le fognature che abitavano.

Conosci il tuo nemico: I Coboldi

# Scena 1 - Inizio

> L'odore di birra scadente e del legno che arde al centro della locanda riempie le vostre narici e vi fa sentire immediatamente a casa. L'oste si divincola agilmente tra i commensali e sbatte dei boccali con un tonfo sordo su un tavolo consumato ma più che perfetto per i vostri gusti.
>
> Dopo giorni di cammino sotto il sole cocente non potevate desiderare di meglio che qualche sgabello, un pasto caldo e la melodia proveniente dal liuto di un bardo solitario.
>
> Mentre vi ripulite le labbra per il lauto pasto notate una figura avvolta in un grande mantello grigio rattoppato alla buona che si fa strada verso di voi e prende posto a capo del vostro tavolo. Il volto scavato dalle rughe profonde e i pochi capelli argentei vi fanno intuire che abbia vissuto molti inverni.
>
> L'anziano vi sorride e svuota una piccola sacca nera sul tavolo dalla quale escono alcune piccole gemme colorate che rotolano con precisione fermandosi davanti esattamente a ciascuno di voi, il vecchio esclama: "Iniziativa!"

Se l'introduzione che avete letto vi suona familiare o vi entusiasma al punto di voler sapere come prosegue, allora siete nel posto giusto! Nasce oggi **Officina Coboldi**: un'associazione dedicata interamente al gioco di ruolo.

Il nostro scopo principale è la promozione e la **diffusione del gioco di ruolo su tutto il territorio imolese**. Per questo già da alcuni mesi ci stiamo impegnando, insieme ai ragazzi di [Officina Immaginata](https://officinaimmaginata.it/ "Officina Immaginata"), nell'organizzazione di serate di gioco al [Centro Giovanile Ca' Vaina](https://www.instagram.com/centrocavaina/ "Ca' Vaina"), ma non vogliamo certo fermarci qui.

I nostri obiettivi sono tanti così come le nostre aspirazioni: vogliamo creare una rete di persone con cui scambiare idee, e materiali legati al mondo del gioco di ruolo. Vogliamo anche continuare l'attività di organizzazione di serate, campagne e di tanti altri eventi per permettere a tutti di avvicinarsi a questo fantastico hobby, con l’obiettivo di diventare un vero e proprio punto di riferimento a livello locale per chi, invece, non ne può più fare a meno.

Su questo sito troverete l'elenco di tutte le nostre attività e un blog con articoli riguardanti il gioco di ruolo in tutte le sue sfaccettature: dalle notizie riguardo nuovi manuali in uscita, a contenuti _homebrew_ come regole aggiuntive o avventure.

Restate sintonizzati su questo e[ altri canali](/#contacts "contatti") per non perdervi gli aggiornamenti.

Benvenuti coboldi!

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